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L’interesse di Giovanni Verga per il cinema risale al 1909 quando Giulia Dembowska, nota anche con lo pseudonimo di Giulia Darsenne, traduttrice francese della sua opera, gli inviò una lettera in cui gli chiedeva il permesso “pour l’adaptation cinèmatographique” della Cavalleria rusticana a nome dell’ A.C.A.D. (Association Cinematographiques Des Auteurs Dramatiques).
Egli accettò subito, per la somma di 500 franchi, senza minimamente preoccuparsi di leggere la sceneggiatura da lei elaborata, quindi di fronte alla visione del film, realizzato nel 1910 dal regista Emile Chautard, scrisse a Dina Castellazzi contessa di Sordevolo (1): “[…]Figurati che di Cavalleria rusticana ne fecero una rappresentazione che io non arrivavo a capire quando andai per curiosità a vederla. Ma tant’è così serviva a loro.[…]”. (lettera del 17 gennaio 1912); “[…]Quando ho visto quella Cavalleria rusticana! Ma forse andava rappresentata così, pel cinematografo…[…]”. (lettera del 6 aprile 1912). (2)