Attività culturali

Ecco alcune delle iniziative che abbiamo fatto (e che faremo) dal 2002 a oggi:

Intervista a Carlo Ruta

Il film Malarazza di Giovanni Virgilio ad Acitrezza

locandina malarazza

Sabato 10 settembre 2022 alle 21 Acitrezza ospiterà il regista Giovanni Virgilio e il suo film Malarazza. Saranno presenti anche l'attore Cosimo Coltraro e i giovani Trezzoti Ledian e Filo che canteranno la loro hit "Seltz, limone e sale".

Festival del Cinema Nomade - 2°edizione

copertina 2 festival cinema nomade
Accanto allo storico Cantiere Navale Rodolico, nella splendida cornice di Acitrezza, siamo lieti di presentarvi la seconda edizione del Festival del #CinemaNomade; evento organizzato dall'associazione cinenomadi prodotto da Smile Vision, che si svolgerà qualche giorno dopo #TrezzArte, altro evento culturale che si svolge ogni anno ad Agosto, grazie al Csa Acitrezza, nostro Main partner. Come cultural partner invece avremo Tersite Cineteles, casa di produzione e distribuzione di corti e documentari, che consegnerà il premio per la distribuzione di un anno ad un corto scelto da loro.
Durante la serata proietteremo diversi cortometraggi, a seguito di una pre-selezione operata dai fondatori dell'associazione Cinenomadi (Lorenzo Mannino, Danilo Randazzo, Vincenzo Maddaluno) e da una giuria;
La filosofia del festival è quella del movimento, inteso come quello del viaggio sia questo fisico che mentale.
Si tratterà di un festival indie, che accanto al mare, in una location storica dal punto di vista cinematografico (sede del film “La terra trema” di Visconti, tratto dai “Malavoglia” di Verga) e scenografico fa dell’idea del nomadismo cinematografico e digitale il suo fulcro.
Aspettiamo le vostre opere, a questo link trovate la pagina filmfreeway dove è ancora possibile, fino al 6 agosto, iscrivere i cortometraggi: https://filmfreeway.com/FestivaldelCinemaNomade
E vi aspettiamo ad Acitrezza per giorno 20 Agosto 2022.

"Un anno con l’Etna" la Mostra personale di Maria Sapuppo dal 19 al 28 agosto '22

invito un anno con l etna

 

19 – 28 Agosto 2022

Opening: Venerdì 19 Agosto 2022 H. 18:00

Villa Fortuna - Lungomare dei Ciclopi n° 137 - Acitrezza Tutti i giorni H. 09:00/13:00 – 16:00/19:00

Ingresso Libero

Apre venerdì 19 Agosto alle ore 18:00 a Villa Fortuna di Acitrezza la Mostra personale di Maria Sapuppo dal titolo "Un anno con l’Etna", organizzata dall’associazione culturale Centro Studi Acitrezza con il patrocinio del Comune di Aci Castello.

La mostra racconta il dialogo interiore tra l’artista e il paesaggio - in particolar modo quello che ha con l’Etna - e inoltre il processo che Maria sviluppa attraverso la sua memoria, una vera e propria intesa tra passato e presente, tra spazio e tempo. La mostra sarà visitabile fino a domenica 28 Agosto 2022.

Maria Sapuppo, artista catanese, si presenta in una personale che ripercorre, come tiene a precisare, “il lavoro di pensiero e di riflessione sul tempo” sviluppato tra il 2013 e il 2019; l’artista espone 26 opere a parete realizzate in grafite e tecnica mista su carta tra il 2013 e il 2015, e un lavoro di 365 pastelli su carta in 8 album, sviluppato nell’arco del 2019, precisamente in 1 anno esatto e che presta il nome alla mostra, cioè: Un anno con l’Etna. In esposizione troviamo inoltre, il video della serie di 365 immagini proiettate in loop.

Maria Sapuppo in tutti i suoi lavori, sia che intercetti la sua interiorità come nelle opere Paesaggi invisibili, Ombre e Lontano, sia che attraversi con lo sguardo ogni centimetro d’aria del paesaggio che scorge dalla sua finestra, come fa in Un anno con l’Etna per affrontare il “vulcano”, disegna sui fogli della sua memoria;

infatti ogni volta che il colore, attraverso le sue dita, sfrega la carta, già il paesaggio muta, non è quello di prima e non si riconosce più. Quando i suoi occhi attraversano la profondità del cielo e misurano tutto quello che incontrano davanti alla montagna, ogni dettaglio, ogni fenomeno naturale, sulla carta si trasforma: le nuvole diventano batuffoli galleggianti, gli uccelli puntini che offuscano l’aria e la nebbia un mantello che avvolge la “Maestosa Signora”.

L’artista vela e svela un mondo che non è mai scontato e finalmente tutto quello che i fruitori hanno sempre visto di un classico paesaggio siciliano, qui diventa raro, speciale e mai visto, perché i suoi lavori sono intimi, tanto da riprodurre spesso degli oggetti che contaminano lo scenario sottostante, come panni, fazzoletti, tele e stoffe che con le loro pieghe possono essere tutti i paesaggi che si vogliono vedere: il mare, i monti, l’orizzonte,… con i quali si compiace di fondere le immagini in sovrapposizione e di confondere l’osservatore.

Come afferma l’artista stessa:

«Come non vedervi la presenza essenziale della stessa montagna che osservo ogni giorno e che quasi mi rincorre per tutta la mia città, ad ogni incrocio viario, o nei panorami extraurbani che attraverso e che si estendono a perdita d’occhio? I miei paesaggi invisibili si trovano nel mondo immaginario e si basano sul gioco intellettuale di disegnare una cosa che può sembrarne un’altra. Lontano è il sostantivo che ho usato per i miei disegni a grafite di cui nel 2013 ho scritto: Lontano, anche se non vuoi, tornerai. Non tutto è assente, dimenticato, passato. Camminiamo nell’indistinto fertile, tra l’al di qua e l’al di là. In questo tempo e … lontano. Ad indicare la cifra della vita vissuta nella speranza, quindi operosa e fertile, nonostante la sua opacità. Come l’opacità della visione quando si guarda attraverso una finestra il cui vetro è bagnato da centinaia di gocce d’acqua o velato di vapore acqueo, o attraverso una superficie plastificata che dà una sensazione di maggiore lontananza della realtà oltre quel limite. Infine, la serie dei quattro disegni a grafite, a volte ritoccati a pastello, dal titolo Ombre, facenti parte di una realtà suggerita e suggestiva, sono la porta dell’immaginazione: Alcune volte le sagome indistinte danno più rilievo al vero (M.S., 2013).»

Mutazione, eleganza, leggerezza, sono le parole che racchiudono il mondo di Maria Sapuppo.

Qui non esiste materia e per la prima volta l’Etna scompare e diventa qualcosa di invisibile, di intoccabile.”

Benedetta Spagnuolo

BIOGRAFIA

Maria Sapuppo nasce a Catania, nel 1959, dove vive ed opera; studia al Liceo Artistico, dove pratica Figura disegnata con il M° Elio Romano, e al corso di Pittura dell’Accademia di Belle Arti, diplomandosi nella stessa città nel 1980. A partire dal 1983 espone a Catania e provincia, soprattutto nell’ambito di modeste manifestazioni artistiche dal sapore fieristico che la lasciano indifferente; lo stesso atteggiamento di aspettativa non riconosciuta, soprattutto per la presa di atto della presenza di una cultura povera e limitata che usa il solo criterio del mercato con le sue aspettative sempre uguali, avrà quando farà il salto geografico nel nord Europa, nel 1990, in occasione di una collettiva organizzata insieme a due pittori austriaci e a tre pittori siciliani, di cui due pittrici, a Vienna. Con questi colleghi prova a costruire un percorso comune fondando il gruppo-movimento cui darà il nome La Quintessenza , ma i componenti con cui si confronta, per lo più autodidatti, non sono consapevoli né dei veri motivi che animano il procedimento creativo, né del loro essere interpreti creatori di contenuti, così il progetto culturale di condivisione sfuma.

Tornata a Catania, Maria Sapuppo si dedica per pochi anni all’insegnamento dell’Educazione artistica ed intanto, allontanandosi da quel mondo dell’arte non attraversato né capito - le è difficile comprendere ed inserirsi nei meccanismi del mercato dell’arte - si rinchiude nella sua silenziosa operosità. Disegna, dipinge e studia. Studia il rapporto tra l’artista ed il processo creativo, e l’ispirazione stessa che - facendo un’analogia con questa - accomuna all’ispirazione che regge la rivelazione biblica, che in quel periodo (a partire dal 1998) approccia sostenuta da una forte esperienza di fede. Intanto la sua espressività cresce, si fa più ricca e consapevole. Sul finire del secolo, di cui sente tutte le contraddizioni ed i fermenti sociali e culturali, esplode la sua potenzialità poetica in frasi e parole in cui riversa tutto il suo fervore per la sintesi. Decide di abbandonare l’idea di esporre i propri dipinti che intanto inaugurano una nuova stagione della scoperta, anzi, riscoperta della relazione col divino, ma non quella di esporre i suoi paesaggi dell’anima. Così si avventura nella sua prima personale di Pittura e Scritti dal titolo In un pomeriggio di fine millennio , curata da Paolo Giansiracusa.

Dopo questa sua apparizione lampo, Maria Sapuppo si eclisserà per un altro decennio, sottraendosi volontariamente alle mostre pubbliche, non riconoscendosi nelle forme, nei modi e nei luoghi dove si esprimono. La infastidiscono l’acquisizione di privilegi, l’imitazione di linguaggi, modi e contenuti estranei alla propria sensibilità, la doppiezza ed il trasformismo. Così si rivolge con più incisività alla scrittura. In quegli anni di lei stessa dirà: “Forse sto per abbandonare la pittura. Questa non mi attrae più. Dentro me prende forma solo la parola che riaffiora e cerca altre parole per comporre un nuovo volto del mio paesaggio interiore”. Sono gli anni della meditazione. Maria Sapuppo si concede una lunga sosta (dal 2000 al 2004), ma poi le forti parole della Rivelazione spingeranno anche le immagini. Immagini che per tutto il decennio assumeranno una nuova tensione, quella verso la perdita

della struttura organica della realtà o astrazione, che meglio si addice al contenuto, all’elaborazione concettuale. Forma e contenuto, si sa, sono infatti inseparabili. Cosicché l’attitudine volitiva, l’impostazione mentale, è condizione necessaria al “fare artistico”. Questo per dire che nulla è lasciato al caso: l’artista non è impreparato quando coglie una determinata forma, ma la propone a stesso e agli altri.

E Maria Sapuppo è cosciente dei suoi propositi e contenuti che interagiscono col suo carattere, con la varietà delle sue intenzioni, posizioni ideologiche e poetiche. Da tale impostazione farà derivare il proprio percorso stilistico degli anni successivi. Nel 2011 parteciperà insieme ad altre tre artiste alla Quadripersonale dal titolo Tracce di con recensione critica di Giuseppina Radice. Nel rapporto artistico che le lega scoprirà anche un afflato di amicizia e di condivisione di compiti che le faranno raggiungere un soddisfacente traguardo: ognuna di loro contribuirà con quello che saprà fare, all’allestimento della mostra, sia nell’aspetto della progettazione grafica, che del progetto espositivo, che dei contatti con gli addetti ai lavori presso il Museo dove espongono. Questo clima di fiducia reciproca sarà il vento nuovo di quegli anni 10 che metterà in moto ancora una volta la sua operosa fertilità che, seppure con una iniziale pausa di due anni, si protrarrà fino al 2019.

INFO E CONTATTI: MARIA SAPUPPO

+39 328 6961627

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VILLA FORTUNA

dal 19 al 28 agosto

Sala Roberto Rimini

Lungomare dei Ciclopi n° 137 - Acitrezza

+39 095 0923572

www.centrostudiacitrezza.it

Sottocategorie

TrezzArte nasce ufficialmente il 28 agosto 2011 con la prima edizione che si è svolta in varie parti del centro storico di Aci Trezza. L’idea è sempre stata quella di trasformare il paese dei Malavoglia in un vero e proprio villaggio degli artisti: pittori, scultori, artigiani, sportivi, writer, fotografi, bodypainter, mastri d’ascia, danzatori, stilisti e molti altri si sono mescolati insieme per dar vita ad una manifestazione colorata e unica nel panorama della Riviera dei Ciclopi.

Ideata da Antonio Castorina, insieme a Luca D’Amico e Giovanni Grasso, è sempre stata organizzata dal Centro Studi Acitrezza spesso coadiuvato da altre realtà del territorio, come l’associazione Mastri d’Ascia di Trezza.

Negli ultimi anni, con il supporto sempre più importante dei soci del Centro Studi Acitrezza e dell’associazione Nuovi Eventi che da diversi anni si occupa della parte artigianale dell’evento, la manifestazione si è ampliata e la durata della stessa è passata da un solo giorno della prima edizione a diciassette giorni della decima edizione.

TrezzArte ad oggi rimane l’unico evento della Riviera dei Ciclopi dove insieme convivono le più svariate forme d’arte e dove gli artisti possono esprimere, liberamente e gratuitamente, la loro essenza.


XXIV edizione - 2023

Bando di partecipazione (scarica la versione DOC o PDF)