Acitrezza, appello al Vice Sindaco Carbone per la tutela del mastro d'ascia Rodolico e barche di legno trezzote

Attività culturali

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Una comunicazione all'amministratore castellese per salvaguardare lavoro e tradizioni locali. Al via pure una petizione per salvare l'ultimo mastro d'ascia.


In merito alla vicenda relativa al rischio di chiusura dello storico cantiere Rodolico l’associazione Centro Studi Acitrezza fa appello al Vice Sindaco trezzoto Ezia Carbone di intervenire affinché ponga in essere una decisa azione politica tesa a salvaguardare l’esistenza dell’ultimo mastro d’ascia trezzoto e si impegni in prima persona quale assessore all’urbanistica per vincolare l’area comunale storica dell’alaggio delle barche trezzote con esclusiva destinazione a pescherecci tipici della marineria trezzota e relative imbarcazioni di legno a titolo totalmente gratuito.

La gratuità nasce dal fatto che il porto è nato da una battaglia negli anni '60 portata avanti dai poveri pescatori locali per riparare le proprie imbarcazioni dal pericolo dei marosi provenienti da scirocco, storia che certamente il vice sindaco trezzoto conoscerà.

A margine di ciò l'associazione culturale ribadisce che il panorama di pontili galleggianti e motoscafi non è lo scenario adeguato all'Isola Lachea e ai Faraglioni dei Ciclopi, basterebbe leggere I Malavoglia: "Da che il mondo era mondo, all’Ognina, a Trezza e ad Aci Castello, li avevano sempre conosciuti per Malavoglia, di padre in figlio, che avevano sempre avuto delle barche sull’acqua". Da millenni questo specchio di mare ha visto solcare barche in legno realizzate alla maniera tradizionale e le istituzioni pubbliche hanno l'onere di battersi perchè continui la storia.

Antonio Castorina, Presidente del CSA, precisa: «Facciamo appello al vice sindaco trezzoto Carbone che è il più alto rappresentante nell’amministrazione nel paese di Trezza affinché faccia tutto quello che è in suo potere per salvare la storia di Acitrezza che nasce dal mare e dalle barche di legno e dai mastri d’ascia che le costruiscono».

Il Centro Studi Acitrezza ha inoltre avviato una raccolta firme affinché la Regione, che ha riconosciuto ufficialmente “le barche di legno trezzote” come eredità immateriale della Sicilia, intervenga urgentemente contro il rischio della scomparsa dell’ultimo mastro d’ascia trezzoto che è parte integrante dell’esistenza di questa antica tradizione.