Era il 2013 quando l'allora sovrintendente di Catania Vera Greco proponeva di non inserire alcun parco archeologico nel territorio della Provincia "in quanto non sussistono le condizioni logistiche e i presupposti scientifici individuati dagli strumenti normativi vigenti".
Fino a quel momento, nella sua brevissima esistenza, il parco archeologico della Valle dell'Aci aveva visto tantissimi eventi culturali organizzati al suo interno grazie alla presenza di un direttore competente, capace e pieno di voglia di fare come il dott.Carmelo Distefano, che era aperto a qualsiasi forma di collaborazione con le associazioni locali.
Appresa la notizia della soppressione siamo stati in prima fila a difesa del "nostro" parco - che comprendeva anche le Isole Ciclopi, il Castello di Aci e parte delle colline - con raccolte firme ed eventi a sostegno, ma non ci fu nulla da fare, il parco archeologico e il suo primo gruppo di giovani che si erano spesi per la sua crescita si disperse: chi ha cambiato mestiere, chi è emigrato.
Siamo rimasti soli, insieme a pochi altri visionari ed amanti del territorio a ribadire l'importanza di un ente autonomo che mettesse in rete le peculiarità del territorio cresciuto e sviluppatosi sulle sponde del fiume Aci.
Adesso ci siamo, il parco sta tornando e con esso si può ragionare nuovamente di sviluppo legato al turismo archeologico, naturalistico, paesaggistico.
Noi ci siamo e ringraziamo chi, alla Regione, ha sistemato questa disfunzione ed ha rimediato ad un errore madornale come quello di sopprimere i parchi archeologici.