Depurazione, il CSA scrive al CONVIRI: "Tempi rapidi per il rimborso ai cittadini"


Nuovi sviluppi per l'annosa vicenda del canone di depurazione. Il Centro Studi Acitrezza ha chiesto l'intervento della Commissione Nazionale per la Vigilanza sulle Risorse Idriche al fine di sbloccare in tempi rapidi le operazioni di rimborso a favore dei cittadini del Comune di Acicastello. E' ormai risaputo che gli abitanti del comune castellese hanno pagato per anni il canone di depurazione senza usufruire di alcun servizio e con i reflui che sboccano in mare. Ed in particolare, gli utenti di Acitrezza hanno dovuto pagare l'ingiusto balzello per dieci anni.

Il direttivo del CSA con il supporto di alcuni legali ha ricostruito in una relazione tutta la vicenda fino ad ottobre 2008, data della famosa sentenza della Corte Costituzionale che dichiarò non dovuto il pagamento in assenza del servizio.

Inoltre è stata avviata una raccolta firme da parte di tutti gli utenti al fine di richiedere al CONVIRI che intervenga sul rispetto dei tempi della legge n. 13/2009 e del Decreto Ministeriale 30.09.2009 per tutte le operazioni di rimborso.

Alcune settimane fa un rappresentante del CSA aveva partecipato ad un incontro sulla questione su invito dell'Amministrazione Comunale. Tuttavia, vi è il fondato timore dell'associazione trezzota di un caos normativo che andrà a discapito degli utenti. Questo a causa della legge n. 42 del 26 marzo 2010 che ha decretato la soppressione degli Ato idrici, cioè di quei soggetti deputati al rimborso delle quote spettanti agli utenti.